MADonna della salute
Santuario Diocesano
L'Atto di costituzione (2011)
Giampaolo Crepaldi
Arcivescovo
Per grazia di Dio e della Sede Apostolica
Vescovo di Trieste
Prot. N. 1270/PAR.44/11
La devozione dei fedeli alla Madonna della Salute che, dal 21
novembre dell’anno 1849, si esprime ininterrotta e con grande concorso
di popolo, specialmente nel giorno della memoria liturgica della
Presentazione della Beata Vergine Maria, è motivo di grande edificazione
spirituale per la Diocesi e per la Città di Trieste. Tale devozione che
ha prodotto e continua a produrre frutti abbondanti di grazia e di
rinnovato fervore di vita cristiana, si manifesta in modo particolare
nel tradizionale pellegrinaggio dei fedeli che, in forma individuale o
comunitaria, raggiungono la sunnominata Chiesa di Santa Maria Maggiore
per partecipare alle predicazioni della Novena, alla celebrazione delle
SS. Messe e per venerare l’effigie della Madonna della Salute in essa
conservata, affidando alla materna intercessione della Vergine
Santissima le loro preghiere al Signore.
In considerazione della peculiare funzione liturgica che la Chiesa di
Santa Maria Maggiore svolge quindi a beneficio dell’intera Diocesi,
facendomi interprete del sentimento di filiale devozione dei fedeli alla
Vergine Santissima venerata come Madonna della Salute, intendo pertanto conferire al medesimo luogo di culto il titolo di “Santuario”.
Visti i numeri 136 e 137 dell’Istruzione in materia amministrativa
della C.E.I. dd. 1.9.2005, intendo attribuire alla sunnominata Chiesa
parrocchiale di Santa Maria Maggiore il titolo di santuario “in senso
lato, non giuridico”. Pertanto, ai sensi del can. 1230 C.I.C. con il
presente decreto
attribuisco
alla Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore
il titolo di
SANTUARIO DIOCESANO
con decorrenza immediata. In considerazione di quanto sopra disposto,
la custodia e manutenzione dell’edificio di culto e le eventuali
attività pastorali di accoglienza dei pellegrini restano di competenza
della Parrocchia di Santa Maria Maggiore, cui spetta l’onere primario
delle celebrazioni e dell’attività pastorale rivolte alla comunità
parrocchiale. Al Parroco pro tempore della sunnominata Chiesa
parrocchiale di Santa Maria Maggiore viene contestualmente attribuito il
titolo di Rettore, fermi restando i diritti e i doveri relativi
all’ufficio di Parroco e Legale Rappresentante della Parrocchia.
DALLA CURIA VESCOVILE
Trieste, 21 novembre 2011
+ Giampaolo Crepaldi
Arcivescovo Vescovo di Trieste